Archivi categoria: Pensieri sciolti

Di tanto in tanto mi piace lasciare che le riflessioni seguano i loro percorsi, cercando di guidarle solo per quel piccolo tratto di strada utile a dar loro una direzione. In questa maniera si tende a scoprire quali siano i pensieri più ossessivi che dominano la nostra vita nell’intorno del momento in cui si giunge a tale realizzazione. Uno dei temi che da sempre ha catturato l’attenzione dei miei neuroni è l’esperimento di eliminazione virtuale delle sovrastrutture mentali create dal nostro entourage, da noi stessi o apparentemente (e solo così potrebbe essere) connaturate alla nostra essenza. Ciò che siamo deriva da molti fattori che si sommano ed originano il risultato. Ognuno di questi fattori appartiene alle due categorie in cui si possono effettivamente dividere i condizionamenti che influiscono su di noi: esterni o interni. Se è facile individuare e suddividere alcuni stimoli che sono già all’evidenza sovrastrutture eliminabili, non è…

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Salgo su un pullman pieno di vacanzieri. L’italiano va in Turchia, ed il suo volto è sorridente. Io con il mio trolley, il vestito e la camicia, col pensiero di cosa si debba finire entro oggi, di cosa sia necessario per la riunione di domani col cliente. Un viaggio tra i sorrisi, io che, adesso, ho poca voglia di farlo. Riemergere da un periodo di sosta rende sempre complesso il tutto… Ma di nuovo giungerà il momento del sorriso. Nel frattempo è divertente notare quanto renda soddisfatti il solo fatto di partire verso una meta turistica. Quanto le vacanze rendano le persone contente per il semplice motivo di esserci. Sembrerà una banalità, e di certo lo è… Ma provate, quando vi dovesse capitare, a guardare negli occhi qualcuno che sta partendo per le vacanze.

Un weekend di relax con gli amici… Poche cose hanno valore se non sono contornate da una condivisione di intenti e di emozioni. Pochi momenti in una vita hanno il diritto di entrare a far parte di quei ricordi indelebili che ci si porta con sé in quel viaggio che, invece, tende a farci accumulare sempre troppe ansie e delusioni. Momenti che contano. Che, davvero, rimangono uno degli scopi ultimi della vita: emozionarsi per ciò che i nostri sensi ci fanno arrivare. Ogni cosa che accade attorno a noi ha un senso, ma l’errore che spesso viene fatto è quello di elaborare il significato di tale avvenimento nel momento in cui esso si verifica. Ciò che, invece, andrebbe sempre valutato è l’impatto di quanto accade su tutto il corso della propria esistenza. Un bel ricordo arricchisce tutto il bagaglio, non è solo qualcosa che genera rilassatezza nel momento in cui…

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Perché esiste il dolore? Conduce da qualche parte? Ha senso opporvisi? Che motivo c’è di lottare? Domande senza risposta. Probabilmente tale risposta, qualora esistesse, non sarebbe nemmeno così importante. Ciò che conta, il più delle volte, è proprio la domanda. Porsi l’interrogativo apre la mente ad una serie di nuove possibilità di indagine. Stimola il pensiero a trasformarsi in azione per determinare cosa, in tali quesiti, abbia davvero attinenza con il proprio ruolo e scopo nella vita. Molte questioni sopraggiungono quando ci si trova ad affrontare momenti di particolare afflato introspettivo. L’origine di questi periodi, però, il più delle volte potrebbe costituire la stessa ragione alla base di tale necessità di analisi. Non è chiaro se siano le domande a generare quello stato di ricerca, o se, viceversa, tale indagine e le relative problematiche derivino da una particolare sensibilizzazione a quanto accade nella sfera di luce che illumina quella piccola…

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Le fasi di ogni esistenza sono quantomeno variabili. Accade poi che in alcuni individui il tutto assuma sembianze tendenzialmente sinusoidali, e quindi, se vogliamo, oscillanti tra un positivo ed un negativo ben definiti. Accade poi che tali estremi possano mutare. Eventi scatenanti, normale evoluzione, riflessioni che raggiungono il loro culmine e si trasformano in azioni, e chi più ne ha, più ne metta. Qualche volta, poi, alcuni tratti caratteristici scompaiono misteriosamente per un certo lasso di tempo. Il proprietario si domanda dove siano finiti, ed impara a vivere la sua vita in assenza di tali peculiarità. Si rammarica, forse gioisce, a seconda di quali siano questi tratti. A volte potrebbe volerli ricercare. Altre volte, semplicemente trascorre il suo periodo di slow down ed assapora qualcosa che, fino a quel momento, non aveva mai potuto, o saputo, provare e gustare. Il risveglio, come sempre, tende ad essere brutale. Si aprono gli…

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Un semplice raggio di luce, a volte, riesce ad assumere delle tonalità e delle caratteristiche tali da catturare lo sguardo, e lasciare un segno nella mente dell’osservatore. Un paesaggio, uno scorcio suggestivo, un riflesso sull’acqua possono, ugualmente, ingenerare una variazione dello stato d’animo immediata, e durevole. Serenità, malinconia, desiderio di azione. Tutti stimoli che, normalmente, rappresentano una delle ragioni per sentirsi vivi, e per desiderare di restare tali. Sensazioni che, per lungo tempo, sembravano restare nell’angolo, affacciandosi appena, mostrando soltanto una piccolissima porzione della loro potenza esplosiva. Si innalzano muri di continuo, e si scopre ogni giorno che tali muri non fanno che divenire più alti, spessi, ostili. Un momento di auto-protezione diviene presto un ostacolo difficilmente superabile, e si procede piantando paletti e srotolando del filo spinato sulle staccionate create per prendere le distanze dai guai. Adesso è il momento di apprendere come smettere di aver paura. Basta riuscire…

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Ancora qui, seduto ad attendere l’imbarco. Come sempre, ritardo. Mi sembra di aver speso in aeroporto moltissimo tempo, ed è anche effettivamente così… eppure l’idea di partire mi affascina sempre. Sarà che, forse, non ho ancora eletto un posto al ruolo di casa… E la mia casa è cosa carina che sia in viaggio. In ogni caso, questo periodo in “airport style” mi ha insegnato molte cose… Una di queste, sopra tutte, mi ha regalato dei momenti per riflettere. E riflettere, ormai, è un lusso che in genere occorre riservare e consacrare alle ore notturne, quando si sceglie di sacrificare il sonno sull’altare della meditazione. Attendo… E cogito… È per questo che esisto? Probabilmente anche… ma non solo. Ma di questi argomenti, toccherà parlare poi…

Passato il we, pensavo che sarei evaporato, ma non è successo. Ultima settimana di lavoro prima delle ferie… e quest’anno le ferie saranno tutte da stabilire! Stasera Istanbul… venerdì di nuovo a Roma. Questo periodo è stato un po’ convulso. Parti, torna, riparti… non mi sono fermato un attimo. Avrò tempo di star fermo… e star fermo è sempre difficile, per uno come me… Agosto lascerà bollire i neuroni, e settembre, si spera, porterà un po’ di refrigerio… e qualche certezza, che in questo momento è una ricchezza difficile da mantenere!

Eccoti, bentornato! Era un po’ che non ci si vedeva… era un po’ che latitavo dalla rete. Sarà che ogni tanto mi torna la voglia di buttare in pasto a sconosciuti i miei pensieri, confidando nel fatto che questo spazio lo conoscono e frequentano in pochi, ma adesso sono qui… non so per quanto, ma per ora ci sono: approfittane!

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