Second day

Second day

Passeggiata lunga e faticosa… Dapprima un deludentissimo Museo della Fotografia: niente di interessante, solo una grossa perdita di tempo. Per arrivarci, è stato per me necessario comprare un ombrello, essendo il tempo pietoso… Pioggia continua.
A seguire, svariati chilometri per raggiungere una chiesa “sotterranea”, una cosa abbastanza interessante e particolare. Infine il museo della storia finlandese, un lunghissimo percorso dalla preistoria ai giorni nostri, o quasi, che è stato sì interessante, ma davvero molto stancante.
Dopo un bel giro nei quartieri del centro, il ritorno in hotel… I miei piedi erano devastati, e hanno richiesto un po’ di riposo per prepararsi alla nuova sortita.
Destinazione cena, con previa passeggiata per trovare il posto adatto.
Abbiamo finito per mangiare messicano, in un posto gigantesco e deserto (come quasi tutti i posti qui ad Helsinki). Una salsa tra le più piccanti mai assaggiate è stata l’unica cosa buona del ristorante.
Per concludere la giornata, una ricerca infinita per trovare un locale degno di tale nome, che ci permettesse di bere qualcosa, sentire un po’ di musica e vedere movimento di gente… Quest’ultima cosa, in particolare, sembra essere ignota agli autoctoni: una capitale come questa non ci di aspetterebbe che sia vuota e desolata… Eppure non esistono agglomerati umani che superino le 5 persone… E quando capita per sbaglio, sono tutti molto pronti a rimettere ordine, separandosi in singole unità e “fuggendo” (la parola è molto significativa della realtà) ognuno in una direzione diversa.
Dopo questo resoconto, la giornata sembrerebbe da buttare. Io l’ho apprezzata, invece, anche se rischia di diventare frustrante avvertire il pericolo di morire di solitudine in una città che dovrebbe garantire la perenne presenza di confortevoli estranei attorno, come ogni altra capitale, in qualche modo, fa.
Tanti km, tanti scorci interessanti, tanti posti… Poca, pochissima gente in giro.
Vediamo domani!

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