Cuore come amore…

Cuore come amore…

Non voglio iniziare in questa sede qualcosa che non saprei, magari, mantenere (anche se sarebbe davvero interessante riuscire a scrivere anche qualche considerazione sulla filmografia)… ma purtroppo stavolta devo farlo. Obbligatoriamente.
Una serata come quella di ieri merita di essere registrata per futura memoria.
Federico Moccia… cosa dire di quest’uomo?
E di uno dei suoi films che, per qualche strana ragione, ieri sera è finito sul mio televisore?
Complice eMule (shhhhh… non si diceeeeeee), che tanto gentilmente mi ha regalato questa perla della filmografia italiana celandola sotto il pomposo nome de “Il Gladiatore”, ho deciso (per varie ragioni, una delle quali l’assoluta mancanza di altro da vedere…) di dare una possibilità a questa pellicola del 2008.
E’ stata una serata meravigliosa… e chi mi conosce a questo punto sbarrerà gli occhi e si chiederà se, insieme a quel film, mi sia calato qualche pillola raccolta in qualche strano posto.
Beh… nessuna droga, a parte quella naturale regalatami da questo SPASSOSISSIMO stralcio di vita surreale goffamente mascherata da storia di tutti i giorni. Lui un trentasettenne (all’incirca) bello da morire (o così dicono… trattasi cmq di Raul Bova…) e misteriosamente intelligente, di successo e tanto ma taaaanto tanto bravo ragazzo… in crisi da paura perché mollato da una cozza al limone, tanto ma taaaanto donna comune e priva di significato.
Abbordato da una 17enne tanto ma taaaanto gnocca e contemporaneamente fatta passare per intelligente… in realtà scema e circondata da amiche sceme.
Una Roma stranamente da ricchi… Bova gira con un macchinone che distrugge (o si fa distruggere dalla gnocchetta scema) senza troppi riguardi, ha una casa che la metà basta e si gingilla con cene e festini di alto borgo…
Una banda di ragazzini che arriva a partecipare a gare di distruzione gratuita di macchine che la regia definisce “rubate” e rimediate con pochi spiccioli (1000 Euro, n.d.r… alla faccia dei pochi spiccioli) appositamente con lo scopo di demolirle in una carambola di scontri che fa apparire le auto quasi di cartone…
Gente che pianta lucchetti e poi li taglia con strumenti più adatti ad atti di scasso… esilarante il vaffa del soggetto in questione, ho riso per 5 minuti…
Tradimenti e scoperte… ritorni e calci nel sedere… insomma, un’accozzaglia di eventi che ruota attorno a questa incredibile storia di una ragazzina che parla di sentimenti e conquista l’uomo maturo, il tutto aiutato da una recitazione che fa concorrenza a quella di Monica Bellucci nei suoi momenti peggiori (e sarebbe poi da capire quali siano i migliori…).
Cosparso di allucinanti citazioni colte (Whitman, Neruda, Shakespeare… e chi più ne ha più ne metta…), esse fanno risaltare ancora di più l’incredibile inutilità di questo film, che diverte ed esalta proprio per questa sua incredibile ed indicibile sfrontatezza, grazie alla quale ho passato una serata tra il divertito e il curioso.
Spunti da film comico (mal gestiti e mal girati… ma ho riso lo stesso per la loro gratuità), sentimenti sparsi in ogni dove e raccontati da voci gracchianti, male assortite ed appartenenti ad attrici troppo carine per sembrare convincenti, che però mi hanno tenuto legato alla tv per tutto il film… più che altro incuriosito per questa manifestazione di incredibile bruttezza artistica e desideroso di capire dove volesse andare a parare.
Sarà la realtà che vincerà (i 20 anni di differenza tra un lui maturo ed intelligente ed una lei bambina e svampita) o la favola insulsa sarà portata fino alle sue estreme conseguenze per dare un insulso messaggio alle insulse bimbeminkia che cospargono la nostra vita reale?
Lascio a voi supporre la conclusione… io mi sono proprio divertito!!!

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